
Esercizio fisico: una risorsa indispensabile per la nostra salute
Numerosi studi hanno dimostrato che l’esercizio fisico regolare riduce il rischio di malattie cardiovascolari, sindrome metabolica e diabete di tipo 2, inoltre ha effetti benefici sulla densità minerale ossea, la massa muscolare e il tono dell’umore.
Altri studi evidenziano come anche relativamente brevi periodi (minori di 4 settimane) di riposo a letto senza attività fisica comportino alterazioni strutturali e funzionali negative a livello diversi organi. D’altra parte inattività, obesità, fumo e alcool sono i principali fattori di rischio per le malattie croniche non trasmissibili comprese alcune forme di tumori.
Una corretta quantità di attività fisica, svolta con le dovute cautele e in condizioni di assoluta sicurezza, è quindi un elemento imprescindibile della vita di tutte le persone.
Ricordiamo che l’attività fisica di grado moderato è in grado di migliorare le difese immunitarie e quindi ostacolare il manifestarsi di malattie infettive in particolare delle vie respiratorie.
Tutti coloro che sono stati costretti ad interrompere l’attività fisica a causa dei vari lockdown imposti dalla pandemia, che hanno caratterizzato l’ultimo anno e mezzo, dovrebbero essere guidati nell’impostare un programma di ricondizionamento fisico che preveda la ripresa graduale dell’attività in termini di durata e intensità, l’introduzione di esercizi di tonificazione muscolare e stretching abbinati ad esercizi di propriocettiva e di equilibrio, per la prevenzione degli infortuni. Il ricondizionamento del sistema cardiocircolatorio e respiratorio può avvenire tra l’altro con la cyclette, praticabile a domicilio o in palestra, oltre che naturalmente attraverso il cammino veloce o il jogging all’aperto.
È fondamentale che l’intensità̀ del lavoro e la gestione dei tempi di recupero siano calibrati secondo le condizioni fisiche individuali e l’età del soggetto, essendo ancora più pericoloso il fai-da-te dopo un lungo periodo di decondizionamento. La durata e la frequenza degli allenamenti subiranno un graduale incremento rispetto all’attività di partenza, preferendo sessioni quotidiane di durata limitata rispetto a lunghe sessioni saltuarie. Anche l’intensità degli allenamenti deve essere attentamente calibrata e aumentare progressivamente per ridurre i rischi legati al sovraccarico funzionale. L’esercizio a cui eravamo abituati può essere eccessivo in funzione della perduta efficienza fisica del periodo di riposo forzato. La gestione dell’intensità dello sforzo, tra leggero e moderato, può avvenire attraverso la misurazione del battito cardiaco o, in alternativa, regolandosi rispetto alla fatica.
L’esercizio è definito moderato quando ha un’intensità che comporta una frequenza cardiaca dal 55% al 74% della massima (mediamente pari 220-età) e una durata non superiore a 60 minuti.
Una approfondita valutazione medico sportiva dovrebbe essere il punto di ripartenza per un corretto inquadramento delle condizioni di salute e delle effettive possibilità fisiche, soprattutto per quelle persone con fattori di rischio cardiovascolari e metabolici, che purtroppo aumentano con il passare degli anni. Se il periodo di isolamento ha anche comportato un aumento di peso corporeo, sarà assolutamente raccomandato il ritorno al peso forma, abbinando alla ripresa dell’attività fisica un regime dietetico controllato, moderatamente ipocalorico e ricco di vitamine, con attenzione ad una appropriata idratazione.
Inoltre per le persone che sono state affette da CoVid-19, dopo il benestare dell’infettivologo, ma prima della ripresa dell’attività, è certamente consigliabile una valutazione da parte dello specialista.
Rivolgersi ad un medico dello sport, che è specializzato in prescrizione dell’esercizio fisico, è molto importante. All’Istituto di Medicina dello Sport è attivo il progetto FITNESS METABOLICO che prevede una approfondita valutazione dei fattori di rischio cardiovascolari e traumatologici, una valutazione clinica con particolare attenzione al sistema cardiorespiratorio e una batteria di test funzionali che permetteranno di stabilire, in accordo con gli obiettivi del soggetto, la procedura più idonea per un ricondizionamento ottimale.
L’attività potrà essere somministrata e seguita individualmente da un terapista dell’esercizio fisico e saranno previsti periodici controlli clinici e funzionali per monitorare i risultati raggiunti e apportare le opportune variazioni del programma fisico e nutrizionale.